Destino dell’urbanistica – La mostra

Destino dell’urbanistica – La mostra
L’installazione site specific di Jacopo Ascari che riflette sul rapporto tra uomo e architettura

 Durante il Salone del Mobile di Milano, Jacopo Ascari, creativo classe 1993, presenta “Destino dell’urbanistica” uno studio illustrato che ci porta a riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente che lo circonda e sul ruolo dell’architetto nella contemporaneità.

Un’installazione site specific per le “Ville Urbane” di Via Passione 8, progettate dallo studio Elpada, un’immobiliare di ricerca che riscopre luoghi nascosti di Milano e, ristrutturando, propone soluzioni immobiliari di pregio, create su misura e capaci di soddisfare ogni esigenza. Il luogo perfetto per rappresentare il concetto di urbanistica di Jacopo.

Influenzato dal difficile periodo che stiamo vivendo, caratterizzato da incertezza e città distrutte dalla guerra, il pensiero si rifà subito alla Metafisica di De Chirico.

“(…) tutto il mondo che mi circondava, finanche il marmo degli edifici, mi pareva convalescente. Il momento è un enigma per me”.

Ecco allora che il progetto prende forma all’interno del cantiere delle “VIlle Urbane”; un mondo misterioso nel quale strutturare un grande asse monumentale, composto di quinte architettoniche debitrici della tradizione urbanistica e architettonica rinascimentale. Accanto a questo “asse di carta”, il creativo, ha sviluppato alcuni disegni su carta dedicati a Via Passione, per tematizzare un linguaggio visivo di rappresentazione dell’architettura coerente per parlare del destino dell’urbanistica: architetture, mappe e persone si intrecciano in un’interpretazione che è sintesi di un nuovo modo di guardare al futuro, con la poesia negli occhi.

Si costituisce così il messaggio profondo di tutto il progetto, una nuova poetica dell’architettura dove l’empatia diventa centrale nella progettazione. L’architetto (che diventa artista e poeta) deve identificarsi con l’uomo e sentire, percepire ciò che egli avverte. Diventa fondamentale, nell’atto coraggioso di immaginare la progettazione del domani, recuperare una certa condizione urbana e umana nei nostri quartieri e nelle nostre abitazioni con la capacità di visionare mondi diversi da quello, terribile, che stiamo vivendo.

About Jacopo Ascari

Jacopo Ascari nasce a Modena nel 1993. Cresciuto in un ambiente creativo e stimolante, inizia a lavorare come illustratore freelance appena maggiorenne. Innamorato da sempre dell’architettura e della città, nel 2018 consegue la laurea Magistrale con Lode in Urban Planning presso il Politecnico di Milano. Dapprima svolge alcuni anni di formazione nel mondo dell’Arte Contemporanea e dietro le quinte delle grandi mostre internazionali presso la Biennale di Venezia e lo studio della nota artista milanese Chiara Dynys. Nel 2020 Jacopo fonda Atelier Ascari, studio di illustrazione e atelier creativo. L’Atelier vanta decine di pubblicazioni e collaborazioni, con focus specifico nei settori Moda, Architettura e Design. Dal 2020 insegna “Illustrazione per la Moda” al Politecnico di Milano. ASCARI ATELIER MILANO, nel marzo 2022 alla Galleria Winarts di Milano, è la sua prima personale. Al centro del suo lavoro un’attenzione specifica al tema della rappresentazione della città, dell’architettura, del progetto di Moda e della Bellezza, sempre orgogliosamente “massimalista” e barocco. Unico medium comune a tutto il suo lavoro l’illustrazione. Illustrazione che rifiuta però uno Stile, ma diventa ogni giorno la scoperta di una sensibilità nuova, nella speranza di dar vita ad un’immagine che abbia qualcosa da dire, che sappia fornire risposte alle domande che emergono. Per dare un senso agli sforzi, alla ricerca e alla passione.

Leggi l’articolo su SayWho

Close
My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: